IL MINISTRO DELL’AMBIENTE ORLANDO IN VISITA A TORINO PER PARLARE DELL’IMPATTO AMBIENTALE DEL RIUTILIZZO E LO SVILUPPO DEL SETTORE DELL’USATO
“Stiamo lavorando per l’emanazione del decreto attuativo in materia di riciclo e riuso e con il collegato alla legge di stabilità stiamo costruendo un sistema di incentivi che sostenga il mercato del riciclo e del riuso perchè non solo tutto quello che viene riciclato e riutilizzato non va in discarica e riduce i costi della collettività ma è anche un modo, in un Paese che ha risorse prime e seconde scarse, per iniziare a costruire un modello orientato più fortemente nella direzione della sostenibilità”. A sostenerlo è stato il Ministro dell’Ambiente, Andrea Orlando, nel corso di un incontro a Torino organizzato dalla Mercatino Srl, per presentare i risultati di uno studio sull’impatto ambientale delle attività legate al riutilizzo dei suoi oltre 200 punti vendita dell’usato affiliati, realizzato in collaborazione con il Centro di Ricerca Occhio del Riciclone.
Nel corso dell’iniziativa il Presidente della Mercatino srl e Vicepresidente Rete ONU, Sebastiano Marinaccio ha voluto sottolineare l’attenzione del Ministro Orlando e dei suoi collaboratori verso la filiera del Riutilizzo, e portare i saluti del Presidente di Rete ONU, Augusto Lacala che, in una lettera inviata ai partecipanti all’incontro, ha espresso apprezzamento per il lavoro condotto da due dei soci fondatori di Rete ONU, il Centro di Ricerca Occhio del Riciclone e Mercatino s.r.l., per l’innovativa metodologia di misurazione dei benefici che il settore apporta al Paese dal punto di vista ambientale, considerata come “una testimonianza della nuova e moderna visione del futuro del comparto dell’usato”.
“Le attività lavorative che ruotano intorno al mondo dell’usato, finora, non sono state considerate nel giusto modo; le potenzialità che il comparto ha nel generare nuova economia nel rispetto dell’ambiente non hanno ancora trovato riscontro nella normativa vigente ma l’attenzione dimostrata dal Ministro Orlando ci indica che qualcosa sta cambiando e che il comune obbiettivo, perseguito dalle organizzazioni aderenti a Rete O.N.U., di una nuova normativa che tenga conto del valore ambientale, occupazionale, d’inclusione sociale e storico-culturale delle attività dell’usato possa trovare presto riconoscimento nelle istituzioni nazionali così come già avviene tra milioni di cittadini”, ha concluso Augusto Lacala, Presidente della Rete Nazionale Operatori dell’Usato.
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